“ Non toccare!” quante volte i bambini si sentono ripetere questa imposizione? Diremmo mai ai nostri ai nostri figli di non sentire, mangiare o annusare?
Sin da piccoli conosciamo la realtà attraverso il “sentire”, un bambino quando gattona tocca le fredde piastrelle, il soffice tappeto, il calore di un corpo materno e da questa esperienza impara moltissimo.
Come stimolare dunque questo senso? Uno strumento che si può facilmente proporre è quello delle tavole tattili, che permettono di affinare il tatto e di imparare a discriminare i vari materiali. In particolare un oggetto costruito su una base rigida ( compensato o cartone) su cui vengono applicati materiali differenti. Quest’attività non ha uno scopo puramente ludico ma anche didattico, dunque deve saper stimolare la curiosità e l’interesse dei nostri piccoli.
Si possono creare con materiali differenti, reperibili facilmente in casa: pasta di diverso formato, sabbia, conchiglie, tessuti morbidi ( lana) o freddi e lisci ( seta), tappi di sughero, carta stagnola e carta crespa. Una volta recuperato il materiale procediamo nell’attaccarlo su tavole di compensato o cartoncini con filigrana spessa.
Un importante criterio nella scelta dei materiali è la sua associazione con un oggetto da rappresentare, ad esempio, la carta stagnola può rappresentare l’acqua fredda e liscia, la lana può legarsi al calore, la sabbia al terreno, la seta può ispirare leggerezza.
Dunque il tatto non si limita alla semplice manipolazione di un materiale, ma ne evoca sensazioni e produce i primi tasselli dell’apprendimento sensoriale.
Come utilizzare queste tavole? Si possono dare in mano al bambino, ma consiglio, di sperimentarle anche con i piedi, facendoli passeggiare da una tavola all’altra e scoprendo tutte le sensazioni, come una matriosca che aprendosi rivela nuove piccole statuette.
Quest’attività servirà anche come potenziamento della motricità fine e ovviamente della muscolatura della mano, tanto importante nell’apprendimento dell’impugnatura di uno strumento grafico e nella successiva fluidità della scrittura.
Insegniamo quindi ai bambini a vedere non solo con gli occhi ma anche con le loro mani e i loro piedi.
Dott.ssa Chiara Codispoti
Educatrice e Rieducatrice del gesto grafico