Allacciarsi le stringhe, abbottonarsi la camicia e tirare la zip, sono esercizi quotidiani che noi adulti eseguiamo in modo semplice e automatico. Ma anche per i nostri bambini risulta tutto così semplice e automatico? La risposta è no! Ognuna di queste azioni è complessa e va stimolata opportunamente, perché coinvolge non solo la motricità delle nostre mani, ma anche le nostre emozioni e i nostri vissuti.
Proprio per questo motivo, un gioco semplice da proporre a casa è quello dei “ travestimenti”. Il materiale che occorre reperire è semplice: vecchie maglie, foulard, pantaloni, gonne, calze, scarpe con e senza lacci e per i più temerari cappelli e trucchi.
Per meglio organizzare questa attività conviene utilizzare un grande recipiente dove riporvi il tutto, questa scatola deve essere collocata alla portata dei bambini, e per chi ne ha la possibilità, creare un angolo per il “gioco dei travestimenti” con annesso uno specchio posto ad altezza bambino.
Questo permetterà di sviluppare non solo la parte motoria ed emotiva del bambino, ma sarà un’ occasione per migliorare la conoscenza del sé corporeo, la cui scoperta è importante sin dalla tenera età. Inoltre consentirà di aprirsi al gioco imitativo, importante per la creatività e la comprensione del mondo e della realtà.
Lo sviluppo di quest’ attività non ha regole precise, il bambino aprendo il contenitore sarà libero di scegliere cosa indossare, seguirà quello che la sua fantasia lo porterà a creare.
L’ideale è proporre questo gioco in un momento tranquillo della giornata, in cui i piccoli possono sbizzarrirsi e inconsapevolmente esercitarsi nella motricità fine, particolarmente importante per la futura scrittura.
E allora….buon travestimento a tutti!
Dott.ssa Chiara Codispoti
Educatrice e Rieducatrice del gesto grafico