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Spasticità

La spasticità consiste in un aumento del tono muscolare, a causa di una lesione a livello cerebrale o del midollo spinale. Molteplici sono le patologie o i traumi in seguito al quale si può manifestare questo segno. Le conseguenze della spasticità sono legate per lo più alle contratture muscolari che ne derivano: il paziente spastico può presentare dolore, rigidità muscolare e articolare, asimmetrie della colonna vertebrale e degli arti, retrazioni tendinee. Al momento non esiste una terapia definitiva per questa patologia. Al trattamento farmacologico può affiancarsi quello osteopatico, ai fini di limitare il più possibile i sintomi derivanti dall’aumentato tono muscolare. Le tecniche di inibizione e allungamento muscolare, mobilizzazione e drenaggio articolare possono infatti limitare le retrazioni e il dolore, migliorando la postura e riducendo così gli atteggiamenti viziati che possono insorgere. L’assenza di dolore permetterebbe inoltre al paziente una maggiore libertà di movimento, con ulteriore effetto benefico sulla sintomatologia.

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Instabilità lombare

Talvolta il dolore che si percepisce a livello lombare in seguito ad attività fisica intensa può essere dato da un’instabilità dell’ultima vertebra lombare che scivola sull’osso sacro a causa delle forze di taglio a cui fisiologicamente questo tratto è sottoposto. Alterazioni posturali unite al lavoro sportivo intenso possono accentuare la situazione creando una zona di instabilità. La reazione della muscolatura circostante è quella di contrarsi per proteggere il tratto lombo-sacrale da un cedimento. Quando il muscolo è affaticato per l’attività fisica, però, la reazione avviene in modo meno efficace e le strutture articolari vanno in sofferenza: questo è il meccanismo che genera dolore nel paziente. Il trattamento osteopatico ha lo scopo di scaricare il tratto lombare lavorando sulle rigidità e disfunzioni delle strutture circostanti che non lavorano in modo corretto (spesso si verificano alterazioni a livello dorsale o retrazioni delle catene muscolari posteriori degli arti inferiori). L’osteopata può inoltre consigliare esercizi di rinforzo del tono di quei muscoli che possono sostenere la colonna scaricando ulteriormente il carico in lombare.

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Dolore lombare, dorsale e cervicale

Nello sportivo lombalgia, dorsalgia e cervicalgia sono disturbi molto frequenti: a causa di traumi diretti o indiretti in sport come lo sci, la mountain bike o il surf (dove le cadute sul sacro, i microtraumi in lombare e i ripetuti colpi di frusta possono creare rigidità articolari e contratture) o a causa di sollecitazioni molto intense della muscolatura paravertebrale in sport come il podismo o il nuoto, soprattutto quando vengono percorse lunghe distanze. Il dolore è spesso dato da un’eccessiva tensione muscolare e si relaziona al sovraccarico non compensato da un sufficiente lavoro di defaticamento e allungamento muscolare. L’intervento osteopatico serve per rilasciare le tensioni muscolari e ristabilire equilibrio articolare e fasciale alleviando rapidamente la sintomatologia del paziente. L’osteopatia ha anche un importante ruolo preventivo: individuati i punti di sovraccarico e i gruppi muscolari coinvolti maggiormente nei gesti sportivi, è possibile impostare anche un lavoro pre e post allenamento di stretching ed esercizi per ridurre le probabilità di recidive.

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Dorsalgia

Il dolore dorsale si associa comunemente a quello lombare, ma può comparire anche in maniera isolata. La parte toracica della colonna vertebrale è quella meno deputata al movimento, infatti la dorsalgia si manifesta per lo più a riposo o con posizioni mantenute. Spesso il dolore dorsale in gravidanza è legato ai cambiamenti strutturali dei legamenti, in particolare del bacino, che diventano più elastici. L’instabilità della pelvi per questi cambiamenti e per l’aumento del peso anteriormente viene contrastata dalla rigidità articolare della colonna dorsale e dalla contrattura della muscolatura paravertebrale. In questo modo però tutto il torace va in sofferenza. L’intervento osteopatico agisce quindi mobilizzando la zona e rilasciando la muscolatura dorsale paravertebrale, ai fini di alleviare il dolore e garantire allo stesso tempo stabilità alla donna con dei corretti input neurologici, che consentano una migliore distribuzione del carico.

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Lombo-sciatalgia

Il dolore lombare con irradiazione all’arto inferiore è un disturbo che si presenta solitamente dal secondo trimestre di gravidanza, ma che si esaspera nel terzo trimestre, quando i cambiamenti del corpo e della postura diventano eclatanti. Le modificazioni che il corpo subisce avvengono sotto lo stimolo ormonale che imbibisce i tessuti e li rende più elastici, ma anche sotto lo stimolo meccanico del peso e dell’ingombro del piccolo ospite che sposta in avanti il carico del peso. La maggiore elasticità delle strutture del bacino crea una sorta di instabilità che viene contrastata dalla contrattura della muscolatura paravertebrale. Tale contrattura tende ad accentuarsi poi per compensare lo sbilanciamento anteriore dovuto al peso del feto. La tensione muscolare può estendersi fino a coinvolgere tutta la catena dell’arto inferiore, creando la sintomatologia irradiata. Tuttavia un dolore simile può essere dato anche dalla compressione che la testa del feto compie sulle radici del plesso sacrale. In tutti i casi l’osteopatia può intervenire riportando equilibrio in uno schema corporeo inevitabilmente alterato. Il trattamento consiste in tecniche di rilascio della muscolatura paravertebrale e della fascia toraco-lombare. Inoltre il lavoro sulle articolazioni di bacino e colonna vertebrale permettono al corpo di accettare meglio le modificazioni strutturali che la gravidanza impone.

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Distorsioni, traumi e stiramenti

Cadute e movimenti bruschi a muscolo freddo sono le principali cause di traumi agli arti superiori. Le cadute, che siano di spalla o di mano, possono provocare lesioni delle strutture capsulo-legamentose di queste articolazioni o contratture di tutta la catena muscolare dell’arto superiore interessato. I movimenti bruschi possono andare a interessare anche  la componente muscolo-tendinea, con uno stiramento o una vera e propria lesione. In entrambi i casi il dolore nella zona interessata dal trauma o nelle regioni limitrofe può essere mantenuto da disfunzioni che il trauma ha instaurato e che non si sono perfettamente risolte. Queste disfunzioni possono essere date da un ridotto range di movimento articolare, da una contrattura delle catene muscolari o da un’asincronia articolare nei movimenti. Il trattamento osteopatico può migliorare la sintomatologia correggendo proprio queste alterazioni. L’osteopatia può anche prevenire l’insorgenza delle stesse lavorando precocemente, subito dopo il trauma. Il trattamento consiste di tecniche di inibizione muscolare, di mobilizzazione articolare e di riequilbrio fasciale.

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Periartrite e calcificazioni

La periartrite consiste in uno stato infiammatorio dei tessuti che circondano l’articolazione della spalla. Spesso il dolore è causato da una tendinite che colpisce i tendini della cuffia dei rotatori. Tavolta in questa patologia compaiono anche delle calcificazioni, in conseguenza alla trasformazione di alcune cellule a causa del processo degenerativo. Il dolore causato dalla periartrite e dalle calcificazioni è molto intenso e compare principalmente con i movimenti di elevazione del braccio (battuta, schiacciata, lancio). Molto spesso il dolore è anche tipicamente notturno. Il trattamento osteopatico può intervenire direttamente sulla regione interessata, attraverso un lavoro di inibizione e drenaggio tendineo, oppure indirettamente sulla meccanica dell’articolazione. Il movimento della spalla infatti è in stretta relazione con la meccanica della colonna dorsale. Spesso disfunzioni a tale livello o a livello dei muscoli che dalla colonna arrivano alla scapola possono essere la causa di un alterato ritmo scapolo-omerale. L’inibizione della muscolatura coinvolta e la correzione delle disfunzioni instauratesi a livello della colonna dorsale possono dare un miglioramento della sintomatologia, specie se associata a un trattamento fisioterapico anti-infiammatorio.

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Gonfiore articolare

Il gonfiore di articolazioni quali spalla, gomito e polso si associa nello sportivo a un versamento articolare o a una borsite. Nel primo caso il gonfiore può apparire in seguito a un trauma o a microtraumi, come dopo un allenamento particolarmente intenso o un gesto atletico ripetuto più volte. Nel secondo caso invece il gonfiore è causato da un riempimento della borsa di liquido sulla base di un processo infiammatorio. Entrambe le situazioni si manifestano solitamente a causa di un conflitto articolare o tra tendine e articolazione per un’alterata biomeccanica dell’arto superiore. L’osteopatia può intervenire in associazione alla terapia medica classica il cui trattamento comprende l’utilizzo di ghiaccio ed eventualmente l’aspirazione del liquido. Molto utile è infatti il lavoro di drenaggio articolare nel breve termine. Il miglioramento della biomeccanica dell’arto superiore, con tecniche di mobilizzazione articolare, di inibizione tendinea e allungamento muscolare dà invece ottimi risultati a lungo termine, prevenendo le recidive.

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Rigidità e blocchi articolari

Le articolazioni di spalla, gomito e polso possono irrigidirsi fino a bloccarsi in seguito a episodi acuti (distorsioni, sublussazioni, lussazioni) o in seguito a microtraumi ripetuti, immobilizzazione, patologie degenerative (capsulite adesiva). In entrambi i casi è bene intervenire il più precocemente possibile, poichè quanto più un’articolazione rimane ipomobile, tanto più difficile e doloroso sarà il recupero. Ovviamente nel caso di trauma recente il trattamento sarà molto più delicato e si adatterà alle esigenze e al dolore del paziente. L’intervento osteopatico può favorire il recupero della mobilità articolare aumentando passivamente il range di movimento. Può ridurre il dolore che spesso si relaziona a questi eventi favorendo il drenaggio articolare e rilasciando la muscolatura circostante. L’osteopata può anche migliorare la biomeccanica dell’arto superiore riducendo la possibilità di recidive e di uno svolgimento errato dei gesti sportivi.

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Rigidità e gonfiore articolare

Alcune articolazioni negli sportivi, soprattutto ginocchio e caviglia, possono irrigidirsi e gonfiarsi senza un trauma apparente. Spesso questi eventi sono legati a microtraumi ripetuti, soprattutto in attività particolarmente stressanti per queste articolazioni (salti frequenti, corsa su asfalto). Il gonfiore può essere dovuto a un versamento articolare o a una borsite, la rigidità spesso dipende da questi fattori. L’intervento osteopatico può essere utile nel ridurre i tempi di riposo necessari al recupero della corretta funzionalità della struttura. Infatti il lavoro di drenaggio dell’articolazione e di rilascio della muscolatura limitrofa aiuta il recupero del range di mobilità. La correzione di eventuali disfunzioni a livello dell’arto inferiore e il ripristino della corretta biomeccanica, poi, favoriscono un adeguato recupero e un minor rischio di recidive.

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