Purtroppo anche i più piccoli si trovano a volte a dover affrontare interventi chirurgici di vario tipo: per patologie ortopediche (alluce valgo, ginocchio varo/valgo, in seguito a fratture), per neoplasie (cisti o tumori ossei, tumore del rene), per malformazioni congenite (cardiache, neurologiche), per patologie otorinolaringoiatriche (orecchio-naso-gola), cardiochirurgiche o vascolari e digestive. L’intervento osteopatico ha diversi ambiti d’azione: aiuta a ridurre il dolore post-operatorio, con un lavoro di inibizione della cicatrice e delle strutture limitrofe ai fini di un migliore adattamento delle stesse e di una riduzione delle aderenze; aiuta un migliore e più rapido recupero della funzionalità dei sistemi intaccati prima dalla patologia e poi dalla chirurgia; favorisce un riequilibrio generale dei sistemi in modo assolutamente innocuo affiancandosi senza effetti collaterali all’inevitabile terapia medico-farmacologica del post-intervento. Le tecniche utilizzate variano molto in base al tipo di operazione affrontato, concentrandosi soprattutto sulle strutture muscolari e articolari adiacenti alla zona dell’intervento, sulla cicatrice e sulle strutture contenitive degli organi interessati.