J Am Osteopath Assoc. 2006 Jun;106(6):346-9. Osteopathic manipulative treatment of a 27-year-old man after anterior cruciate ligament reconstruction. Gugel MR1, Johnston WL.
Il legamento crociato anteriore è l’elemento di maggior stabilità del ginocchio. Una sua lesione o lassità determina un’instabilità del ginocchio che, se cronicizzata, può sfociare in una degenerazione della cartilagine e un’artrite traumatica, oltre che in alterazioni della deambulazione. La ricostruzione chirurgica del crociato è una procedura frequentemente eseguita, da un punto di vista osteopatico viene posta attenzione su due dei quattro principi della medicina osteopatica: il corpo è un’unità, struttura e funzione sono correlate. Fintanto che persiste instabilità il sistema posturale è sottoposto a stress e ad alterazioni di allineamento. L’osteopatia può ottimizzare il recupero lavorando preventivamente sulla muscolatura prima dell’intervento e correggendo le disfunzioni somatiche che possono insorgere durante la riabilitazione. Il caso clinico proposto è quello di un giovane di 27 anni con instabilità del ginocchio da 10 anni circa che provocava frequenti distorsioni seguite da gonfiore. Per i primi 9 anni l’approccio terapeutico è stato conservativo, attraverso mirati esercizi di rinforzo della muscolatura. Il decimo anno però gli episodi di instabilità sono stati sempre più frequenti, si è quindi optato per l’intervento chirurgico. Prima dell’intervento sono state tre sedute osteopatiche in cui è stata valutata la presenza di disfunzioni somatiche a livello cervicale, toracico e soprattutto lombare e sacrale. Tali disfunzioni sono state corrette. L’intervento chirurgico si è svolto senza complicazioni. Dal giorno dopo l’intervento è stata eseguita mobilizzazione passiva del ginocchio, dopodichè per 8 settimane è stato seguito un programma di terapia fisica domiciliare. Nonostante gli analgesici nel periodo post-operatorio il paziente lamentava diversi dolori. Durante il periodo post-operatorio il paziente è stato visitato anche dall’osteopata inizialmente a cadenza settimanale, poi mensile. Sono state valutate e corrette le disfunzioni somatiche riscontrate anche precedentemente all’intervento chirurgico, oltre che quelle insorte successivamente. In ciascuna delle aree coinvolte e trattate è stato registrato un netto miglioramento della sintomatologia dolorosa. Dopo 6 mesi dall’intervento chirurgico il paziente è tornato alla piena attività fisica e dopo 9 mesi il paziente è risultato asintomatico e non ha più avuto necessità di ulteriori trattamenti. In conclusione il trattamento osteopatico si può integrare alla riabilitazione post-operatoria standard sulla base di alcuni principi alla base della medicina osteopatica. Il primo principio è che il corpo è una struttura unica, funzione e struttura sono tra loro correlate. Come scrive l’osteopata Northup non si può trattare un ginocchio senza considerare la totalità e la relazione che intercorre tra le varie parti del corpo e i sistemi. Inoltre scrive anche che il ginocchio non soffre mai da solo, tendenzialmente altre articolazioni come caviglia, anca, area pelvica e lombare saranno coinvolte. Traumi e interventi chirurgici a livello del ginocchio inevitabilmente avranno sequele sulla deambulazione. La gestione delle varie disfunzioni instauratesi può ottimizzare il processo di riabilitazione.