J Am Osteopath Assoc. 2006 Sep;106(9):547-56. Effect of counterstrain on stretch reflexes, hoffmann reflexes, and clinical outcomes in subjects with plantar fasciitis. Wynne MM1, Burns JM, Eland DC, Conatser RR, Howell JN.
L’efficacia del trattamento osteopatico sulla tendinite del tendine d’Achille è stata dimostrata precedentemente in uno studio. Lo scopo della ricerca proposta è quello di valutare l’efficacia di una specifica tecnica osteopatica sulla fascite plantare, poichè come il tricipite surale si inserisce sul calcagno. La tecnica testata è quella del counterstrain, definita come tecnica indiretta miofasciale che si basa sulla componente neurologica della disfunzione somatica. Nella pratica viene mantenuta una posizione del piede o della caviglia per 90 secondi: inizialmente la posizione sarà dolorosa, in seguito diventerà indolore. Per lo studio sono stati reclutati 20 soggetti con fascite plantare diagnosticata, in assenza di patologie cardiovascolari. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi, il primo è stato sottoposto alla tecnica di counterstrain, il secondo è stato trattato con pillole placebo, nonostante i pazienti sapessero che erano anti-infiammatori. I partecipanti hanno compilato tutti i giorni dello studio un questionario che indagava il dolore nel camminare, la notte, la rigidità e la dolorabilità alla palpazione. I risultati all’elettromiografia non hanno mostrato differenze all’inizio e alla fine dello studio sia nel gruppo trattato con trattamento osteopatico che nel gruppo trattato con placebo. Tuttavia sono stati notati importanti cambiamenti nella riduzione della sintomatologia del paziente soprattutto nelle prime fasi dopo il trattamento. Il trattamento placebo non ha invece dato miglioramenti alla sintomatologia, mentre ci si aspettava che a livello psicologico avrebbe in parte aiutato.