Osteopatia e polmonite

J Vis Exp. 2014 May 6;(87). Osteopathic manipulative treatment as a useful adjunctive tool for pneumonia. Yao S, Hassani J, Gagne M, George G, Gilliar W.

La polmonite è una patologia che nel 2007 negli USA ha fatto 52.306 morti e ha provocato l’ospedalizzazione di 1.1 milione di pazienti, con una media di 5 giorni di permanenza in ospedale per la somministrazione di antibiotici, riequilibrio idroelettrico e ventilazione (se necessario). L’osteopatia si è dimostrata un trattamento che riduce la durata di ospedalizzazione, di somministrazione degli antibiotici e di rischio di morte rispetto alle sole cure mediche standard. Questo tipo di trattamento è stato utilizzato per la prima volta nell’influenza spagnola del 1918, quando la percentuale di morti era del 33% tra i pazienti trattati solo con le cure convenzionali contro il 10% tra i pazienti trattati anche con l’osteopatia. L’esame obiettivo osteopatico nel paziente con polmonite include una valutazione dei seguenti parametri: restrizioni di mobilità della gabbia toracica, spasmi muscolari, tender point, riflessi viscero-somatici, ostruzioni linfatiche. Tensioni a livello muscolare, alterazioni delle pressioni o input neurologici alterati possono ostacolare il drenaggio e favorire il ristagno degli elementi infiammatori, ostacolando una rapida guarigione. Al contrario alcune tecniche osteopatiche (rib raising, rilascio del diaframma, pompaggio linfatico) favoriscono la circolazione e quindi un bilanciamento dei liquidi interstiziali, la rimozione di sostanze in eccesso, la ridistribuzione delle cellule del sistema linfatico e la filtrazione di materiale del materiale di scarto presente nel liquido interstiziale. Le controindicazioni al trattamento osteopatico nel paziente con polmonite sono date da fratture ossee, eventi trombotici, presenza di tumori o di infezioni batteriche con costante febbre molto alta.

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