“An energetic and exciting osteopathic profession is alive and thriving in Italy” (Chaitow L. J Bodyw Mov Ther Italian. Osteopathy–an exciting European example; 14(4):309-11, 2010).
L’apprezzamento di Chaitow al secondo Congresso della Medicina Osteopatica nei confronti dell’Osteopatia Italiana è molto significativo: un autore, noto a livello internazionale, riconosce non solo che tale disciplina sta notevolmente crescendo in Italia negli ultimi anni, ma anche che sta assumendo peculiari connotazioni rispetto all’osteopatia nel resto del mondo, dove i campi d’azione restano limitati.
A che punto siamo con il riconoscimento dell’osteopatia in Italia e in Europa?
Il 22 dicembre 2017 finalmente l’osteopatia è stata definita esistente dallo stato italiano e riconosciuta come professione sanitaria, mediante gli articoli 6 e 7 che interessano rispettivamente le professioni sanitarie e nello specifico l’osteopatia.
Il 31 gennaio 2018 l’osteopatia viene individuata in Italia come professione sanitaria autonoma (Legge 3/2018).
Oggi l’osteopatia è regolamentata in Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Islanda, Lichtenstein, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Russia, Svizzera, Turchia. In particolare, in Danimarca, Gran Bretagna, Lussemburgo, Svizzera, a Malta e in Islanda l’osteopatia è una professione sanitaria.
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